Il fantastico mondo di Rosina Wachtmeister e di Gabila

Rosina Wachtmeister è nata a Vienna nel 1939 e ha vissuto fino all’età di quattordici anni sul lago Attersee. Nel 1953 si è trasferita in Brasile dove ha studiato Scultura nella scuola di Belle Arti di Porto Alegre. Nel 1980 ha cominciato la produzione di quei poster – i primi per la casa olandese Verkerke – che hanno avuto una grandissima diffusione e l’hanno resa nota in tutto il mondo.
Dopo aver creato ventidue libri, innumerevoli litografie e, recentemente, un’articolata linea di porcellane prodotta dalla tedesca Goebel, Rosina è ancora in piena attività.
Nel grande giardino della casa dove vive, a Capena, non lontano da Roma, circondata dalla musica, da alberi e piante, Rosina alleva gatti, cani, pavoni, pellicani, oche, galline, colombe e tortore, molte delle creature che sono ancora oggi la fonte della sua ricca ispirazione.
La mostra è un viaggio all’interno del mondo colorato, pieno di sensibilità e allegria di questa artista, e si arricchisce con le opere di Gabila Musumeci, la figlia di Rosina, che oltre al talento di famiglia – anche suo padre Paolo Rissone Musumeci era un noto pittore - esibisce la sua personale vena, delicata e teneramente poetica. Interessanti le opere di Gabila nate dalla collaborazione con altri artisti, poeti e musicisti, per i quali traduce in immagini suggestioni legate al suono e alla parola.

Gabila Rissone Musumeci

 
 

 
Confronto di artiste - Un 'avventura dello spirito

La mostra Confronto di artiste - Un'avventura dello spirito propone nello stesso spazio la sperimentazione postmoderna di Donatella Vici - pittrice, videoartista, restauratrice - e la pittura visionaria e di confine di Shina Paula Argenti, due artiste italiane di respiro europeo.
Si misureranno mondi opposti e complementari: da un lato i materiali inusuali, la nuda essenzialità, il bianco di suggestione zen, l'invenzione e il rigore delle installazioni e dei video di Donatella; dall'altro la delicata timbrica pastello delle grandi tele di Shina Paula, il suo lirico mondo trasfigurato, in bilico fra formale e informale.

Shina Paula Argenti è nata a Terni dove tuttora vive e lavora. La sua formazione artistica si è arricchita attraverso l'incontro con Irmo Gatti e Aurelio De Felice. Ha partecipato a numerose collettive e ha avuto mostre personali in molte città italiane e a Parigi.

Donatella Vici

 
 

 
Le tre anime di Pia
Pia Broggio: opere dagli anni Ottanta al 2007

Pia Broggio inizia a dipingere alla fine degli anni Settanta e il suo stile informale si carica di colore, delicato e leggero come lei, minuta artista dai capelli rossi, dagli occhi azzurri.
Col passare degli anni, a poco a poco, il lavoro di Pia diviene più sensibile e la delicatezza del suo tratto si impreziosisce, inglobando frammenti di figura e versi di poesie del Novecento francese, lingua che rimane sua, di elezione.
Si cimenta anche nella tecnica del collage, per riempire con brandelli di vissuto e di memoria l'impalpabile habitat dell'astratto.
Oggi, sulla soglia della maturità, dolorosamente consapevole, la pittura di Pia si arricchisce di presenze e di evocazioni al limite del figurativo: persino un autoritratto allo specchio, timido e realistico al tempo stesso, si affaccia in questo nuovo mondo che trabocca di bisogno di espressività e che trova accenti commossi, luci e ombre sommesse come sospiri, per i congedi e per gli accadimenti più sconvolgenti del pianeta.
In anni recenti, la seconda anima di Pia è quella che ha ceduto alla tentazione di appropriarsi del grande gesto pittorico della tradizione. Tele realizzate con sapienza ripropongono capolavori di Corot, Courbet, Fontanesi, De Pisis che stupiscono per la loro maestria mentre ci consentono di assaporare il ricordo di tempi ormai lontani.
In una sorta di spontaneo contrappasso, o più semplicemente sotto una irrefrenabile spinta ludica, oggi e da qualche tempo, Pia affianca a tutto questo una creatività gioiosa, figlia tardiva della pop art, fatta di minuti montaggi di materiali compositi di ogni provenienza - bric-à-brac, vecchie sartorie, antichi e nuovi bijoux, - che rivivono come parti di piccole sculture o di installazioni in miniatura: da oggetti "trovati" del quotidiano a nuovi soggetti, di fantasia o di memoria, boîtes à joujou dell'artista, che nell'esercizio paziente di questi micro-assemblaggi distilla la sua propria delizia per la delizia nostra e dell'anima bambina che in ognuno si nasconde.

Pia Broggio è nata a Roma dove vive con la sua famiglia. Laureata in Lingua e Letteratura Francese, insegna Francese nella scuola media superiore.

 
 
 
 
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