Gli
abitanti dell’interno di vetro - InHabitans
videoinstallazione
in contemporanea su Internet
di
Donatella Vici
I
esecuzione: Roma, Goethe Institut – XXIV Stagione di concerti di
Musica Verticale,
Progetto Musica 2001
musiche
di: Mauro Bagella, Enrico Cocco, Giovanna Natalini, Stefano Petrarca, Fausto Sebastiani, Serena
Tamburini
durata:
1h. ca.
progetto
realizzato da Content Works, Donatella Vici, Lacab Comunicazione,
Mediateca Roma, Musica Verticale su concept di Claudia Cataldi con il
sostegno di Lacritica.net

L'opera
prende forma da una suggestione poetica: dal testo "Eta Eta Gli
Uccelli Gialli" di J. Orten, giovane autore ceco, precocemente
scomparso, del periodo tra le due guerre mondiali.
Ho
sempre avuto l'abitudine di raccogliere in un quaderno brani di
autori che in qualche modo mi toccavano ed erano in "sintonia"
con me in quel particolare momento. Al tempo della creazione di
"Abitanti" ero particolarmente sensibile al vetro inteso
sia come materiale (peraltro da me molto
utilizzato nelle installazioni), sia nei suoi significati più
metaforici e poetici.
Ecco
dunque un brano del testo di Orten:
In
fin dei conti la casa è di vetro. La casa è di vetro infrangibile.
Come si dice. Noi. Noi non usciamo mai fuori. Non c'è dove andare.
Siamo nati qui. Siamo qui da tempo e non c'è nient'altro.Ci
chiamiamo abitanti dell'interno di vetro. Il vetro ha vari strati.
Siamo proprio nel mezzo. E sfioriamo appena l'ultimo. Il
più vicino a noi. Tutto intorno acqua.
L’installazione
prevede sei videoproiezioni sulle grandi vetrate dell'Auditorium. I
video mostrano diversi personaggi che vivono nella "casa di
vetro". Sono ripresi in primo piano, schiacciati contro il vetro
stesso, in differenti atteggiamenti e con movimenti lentissimi al
limite della percezione visiva. Ogni video è accompagnato da una sua
propria musica.
L’esecuzione
prevede una performance interattiva sul web. Gli Abitanti
dell’interno di vetro diventano, infatti, InHabitants grazie a una speciale videoinstallazione based-on-internet. A
dargli vita è la comunita' degli internauti che possono gestire su
internet la videoinstallazione. Attraverso
un sistema di pulsanti, infatti, il pubblico in sala può selezionare
frammenti video-audio degli Abitanti che, compressi in file vengono inviati in un archivio. L'archivio di
frammenti, così composto, è messo a disposizione del pubblico della
rete. I frammenti ridotti in questa "forma digitale"
possono in questo modo essere ricomposti a piacere, con intenzione -
e a caso - grazie all’interfaccia web “rekombinante”. Un
computer sintonizzato sull'interfaccia web, e proiettato su un grande
schermo, è disponibile al pubblico presente per ricomporre gli Abitanti "frammentati” in Inhabitants. Inhabitants e'
un invito al gioco che l'arte fa a internet e che internet fa
all'arte.
La
videoinstallazione è ancora visitabile all’indirizzo: http://www.lacritica.net/inhabitants/

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